Siamo ormai arrivati all’ultima parte dell’anno: che fine hanno fatto i nostri buoni propositi del 1 gennaio? Le ricerche ci dicono che 6 su 10 di noi hanno già rinunciato e che addirittura qualcuno ha proprio dimenticato quanto si era ripromesso. A gennaio, con ogni probabilità, tanti di noi faranno la stessa lista dell’anno precedente: smettere di fumare, mangiare più sano, dedicare più tempo allo sport, non litigare con la vicina….
I buoni propositi potrebbero essere un buon modo per migliorarci, eppure rimangono spesso irrealizzati.
Come possiamo trasformare i buoni propositi in obiettivi? I sogni in risultati?
I coach professionisti che affiancano i loro clienti nel raggiungere i loro obiettivi sanno bene che il processo di coaching non sarà efficace se gli obiettivi dei coachee non rispondono ad alcuni importanti criteri:
- Chiarezza: è necessario che l’obiettivo sia definito con precisione. Non è sufficiente dire “farò più sport”, può essere più utile dichiarare “mi iscriverò in palestra”.
- Positivo: “non voglio più fare tardi al lavoro” non è considerato un obiettivo ben formulato, perché pone l’accento sulla situazione che voglio evitare ma non su ciò che voglio di diverso da ora (psicologicamente più motivante). E’ più funzionale dichiarare “Voglio uscire alle 18 almeno 3 giorni a settimana”.
- Importante: quanto è importante per me, per la mia azienda, per la mia famiglia raggiungere questo obiettivo da 1 a 10?
- Ecologico: quali conseguenze avrà il suo raggiungimento su di me, sulla mia azienda, sulla mia famiglia? Queste conseguenze per me sono positive? E per gli altri?
- Responsabilità: il raggiungimento del risultato atteso deve essere sotto il controllo del cliente. “Desidero che mio figlio ami leggere romanzi” non è un obiettivo il cui raggiungimento è sotto il controllo del genitore; se invece l’obiettivo venisse formulato in questo modo: “Desidero proporre a mio figlio attività che lo avvicinino alla passione per la lettura”, allora avremo buone probabilità di ottenere il risultato desiderato.
- Evidenze :è necessario stabilire delle evidenze che mi faranno capire di aver raggiunto o meno l’obiettivo che mi ero prefissato. Se il mio obiettivo è “mangiare più sano” saprò che lo avrò raggiunto quando, ad esempio, mangerò una porzione di verdura fresca sia a pranzo che a cena almeno 5 giorni a settimana.
Perciò, se il vostro obiettivo per quest’anno era quello di non litigare più con la vicina e oggi è l’ennesima volta che scrollate le briciole della tovaglia sulla sua terrazza in risposta alla sua macchina parcheggiata storta davanti all’ingresso condominiale, allora può essere arrivato il momento di definire il vostro obiettivo secondo i criteri che vi abbiamo proposto.