Mi è stata affidata una docenza dal titolo “team work e creatività”. Il titolo era ambizioso come, del resto, il dettaglio dei contenuti e i destinatari: middle managment con un obiettivo di sviluppo orientato a un’identità professionale di team leader e people manager.
Dopo aver costruito la seconda parte, ovvero quella relativa alle tecniche più consolidate di lavoro in team quali problem solving, brain storming e tecniche immaginative, ho rivisto la prima parte. Mi sono resa conto che la prima giornata, che aveva lo l’obiettivo di far apprendere ai partecipanti i concetti di gruppo, lavoro di gruppo e infine di lavoro di team, mancava di qualcosa. Ma che cosa? Guardando le immagini di un team work ho focalizzato. Non era il concetto di team e di dinamica di gruppo a mancare ma la singola unità che compone il gruppo ovvero l’individuo.
Come avviare una condivisione reale su “chi siamo in un team di lavoro”, in un gruppo aula composto da membri provenienti dalla stessa realtà aziendale, senza attivare comportamenti “difensivi”?
Le opzioni teoriche erano diverse, quando sono incappata nell’immagine di uno stormo migratorio, e da lì mi sono orientata sui SMI. I Sistemi Motivazionali Interpersonali (SMI) sono disposizioni innate universalmente presenti negli esseri umani che si attivano quando una persona si trova a contatto con un’altra. Sono i principi organizzatori delle interazioni sociali, sono costituiti da un insieme di regole interne interiorizzate nelle prime fasi di vita, che guidano il nostro comportamento sociale.
Per attivazione del sistema motivazionale si intende la messa in atto di una serie di comportamenti finalizzati all’attivazione in un altro individuo o in un gruppo, di un sistema teso al raggiungimento di un obiettivo personale. Nelle prime fasi di vita l’obiettivo è la sopravvivenza, con lo svilupparsi delle funzioni superiori viene complessizzato e acquisisce le forme del bisogno di inclusione e accettazione da parte degli altri.
All’attivazione di un sistema motivazionale in un individuo, corrisponderà l’attivazione di un sistema motivazionale complementare in un altro soggetto. I principali SMI sono: Attaccamento, Accudimento, Rango : attacco – fuga, Cooperazione, affiliazione (Autonomia/Agency).
Portati in formazione, mi hanno permesso di ingaggiare i partecipanti, seguendo questa mappa concettuale, in giochi d’aula di simulazione di ruolo, volti ad individuare quale SMI erano portati ad attivare in modo automatico, quando si trovavano ad affrontare un lavoro di team. A seguito di questo passaggio di consapevolezza di “animale sociale”, ogni partecipante è stato in grado di entrare nei role playing successivi consapevole del proprio approccio di base al gruppo e al lavoro di gruppo. Ogni partecipante è stato in grado di usare la stessa mappa concettuale per leggere l’altro, e ognuno ha cercato di modificare il proprio comportamento quando non lo riteneva funzionale all’obiettivo legato al suo ruolo in team. Infine, i partecipanti con un’attitudine relazionale più spiccata, sono riusciti a “disinnescare” il Sistema Motivazione dell’altro, se non coerente con l’obiettivo dato al team.
E’ stato un intervento davvero costruttivo, che ha permesso ai partecipanti di uscire dalla formazione con un comportamento nuovo rispetto al lavoro in team e ai collaboratori.
Eliana Pellegrini