Il senso di colpa è una emozione complessa. È quel sentimento che ci fa stare “scomodi”, che non ci permette di essere tristi e basta, o felici e basta. Ci disturba e inquina ogni altro momento del nostro vivere quotidiano. Potremmo immaginarlo come un guardiano indesiderato, ingombrante ma autorevole che non siamo in grado di mandare via. Come tutte le emozioni complesse quali ad esempio, la vergogna e l’invidia, il senso di colpa ha la funzione di regolare le nostre interazioni sociali e di pilotare le nostre motivazioni e obiettivi verso lo scopo di dare e mantenere una buona immagine di se stessi. I sensi di colpa ci comunicano che abbiamo fatto qualcosa che non dovevamo, o che lo abbiamo anche solo pensato e dobbiamo riparare o espiare, così la nostra immagine verso gli altri sarà salvaguardata e noi saremo ancora ammessi nel gruppo sociale.
Ma alle volte i sensi di colpa possono diventare invadenti, al punto di diventare l’unico metro di misura con il quale valutiamo le nostre emozioni, cosa fare o non fare, come e cosa pensare.
Ma quanti sono questi ingombranti inibitori dei nostri bisogni e desideri? Più di uno, i principali sono tre:
- Il senso di colpa del danno
- Il senso di colpa della morale
- Il senso d colpa del pensiero
IL SENSO DI COLPA DEL DANNO
Ecco una frase tipica che rispecchia come il senso di colpa del danno si muove in noi:
“L’ho lasciato. Mi ha trattata male, mi ha fatto soffrire, mi ha trascurata. Ma mi sento in colpa a vederlo così triste e sofferente ora. Del resto non è solo colpa sua se si è comportato così. “
Quindi abbiamo fatto qualcosa a qualcun altro. gli abbiamo procurato un danno, forse immeritato; allora il “guardiano” si attiva e comincia una dura lotta interna. Cosa fare? Restare con il senso di colpa o riparare/espiare e toglierselo di dosso?
Perché quello che vogliamo scacciare prima di tutto, prima ancora del riparare al danno per il bene dell’altro, è il morso del senso di colpa. E allora riusciamo addirittura a privilegiare il bene dell’altro al nostro. Riusciamo a perdonare l’imperdonabile. E a volte, spesso nei legami sentimentali, dove non può l’amore può il senso di colpa.
Quante situazioni personali vi sono venute alla mente leggendo queste righe? Quanto siete schiavi di questo meccanismo? Conoscete bene questo inflessibile guardiano? Quanto guida il vostro agire e le vostre scelte?
COSA POSSIAMO FARE PER DISINNESCARE UN ECCESSIVO SENSO DI COLPA DEL DANNO
- Ridimensionare la gravità della sofferenza subita dall’altro. Davvero il danno fatto gli provoca tutta la sofferenza che penso?
- Redistribuire la responsabilità dell’accaduto. Davvero è solo ed esclusivamente solo colpa mia? Sono così potente?
- Vedere l’altro come forte e non come debole. Davvero non ha altre risorse per far fronte alla situazione?
- Rivedere il livello di innocenza presunta attribuita all’altro. Davvero non c’entra niente? non è stato minimamente co-responsabile della situazione?
- Accettare il giudizio negativo che gli altri potrebbero avere su ti te. Si qualcuno potrebbe biasimare il mio comportamento. Posso sopportarlo?
Provate a dare risposta a queste domande. Funziona!